La drammatica situazione dei bambini nel continente latino americano
Per il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, la situazione dei bambini in America Latina è drammatica. Secondo il rapporto Unicef 2005, pubblicato nei giorni scorsi con il titolo "L’infanzia minacciata", oltre un miliardo di bambini nel mondo vede la propria infanzia negata a causa della povertà, dei conflitti armati e delle malattie come l’Aids. L’agenzia Onu sottolinea come nel mondo circa il 50 per cento dei minori non riescano a soddisfare i loro bisogni primari come la sanità e l’educazione.
La povertà - Centocinquanta milioni di discendenti dagli schiavi africani che nell’epoca coloniale lavoravano nei campi di cotone. Quaranta milioni di indigeni. E soprattutto i loro figli. Sono queste secondo il rapporto le due classi sociali più colpite dalla povertà in America Latina. Se le stime del rapporto dicono che il 90 per cento degli afrodiscendenti adulti vive in assoluta povertà, a pagarne le conseguenze sono però i bambini che crescono in uno stato di povertà congenita. Si può tranquillamente parlare di infantilizzazione della povertà. In un’intervista rilasciata alla Bbc Mundo, Nick Kastberg, direttore dell’Unicef per l’America Latina e i Caraibi, ha fatto sapere che durante i suoi viaggi ha visto parecchi bambini in condizioni estreme di povertà: "Quello che propone Unicef è che si prenda una coscienza politica di quello che sta succedendo e che di conseguenza le autorità politiche si mettano a discutere seriamente di tutti gli argomenti. Dalla fame alla povertà. Purtroppo però la realtà dei dati ci dice che l’anno scorso sono aumentati di sette milioni i cittadini latino americani che sono entrati nella fascia di povertà e fra loro ci sono soprattutto i bambini. Le belle parole vanno bene ma bisogna anche iniziare a compiere azioni." I bambini sperimentano la povertà provandola sulla loro pelle, toccandola con mano. La povertà materiale, il non avere nulla, come ad esempio iniziare la giornata senza un alimento nutritivo, causa, oltre alla malnutrizione, difficoltà nell’apprendimento, nella capacità conoscitiva e nella crescita fisica.
E’ difficilissimo dare una definizione di povertà nell’America Latina e nei Caraibi. Bisogna tenere in considerazione diversi elementi, come fame, mortalità infantile, analfabetismo. La Bristol and London School of Economics, incaricata dall’Unicef di realizzare parte del rapporto, ha preferito stabilire sette punti: nutrizione adeguata, accesso all’acqua potabile, infrastrutture decenti per la tutela della salute, dell'informazione, dell'educazione, del risanamento e dell'abitazione.
I conflitti - Su tutti il caso Colombia, un vero conflitto che da anni sconvolge anche i confini con Ecuador e Venezuela. "Purtroppo negli ultimi anni le Farc, le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia, stanno utilizzando sempre di più le mine antiuomo, armi micidiali che colpiscono soprattutto i bambini. E’ durissimo crescere senza un braccio o senza una gamba." Ma non solo. Il conflitto implica anche l’arruolamento, più o meno coatto, dei piccoli. "Il reclutamento dei minori è un problema molto serio, soprattutto in Colombia" continua Nick Kastberg.
In Colombia esistono minori che combattono quotidianamente una guerra. E che quotidianamente in guerra perdono la vita. Il dramma vero dei conflitti armati è che, direttamente o meno, colpiscono in prevalenza i bambini. I gruppi armati utilizzano i bambini perché obbediscono facilmente e possono essere obbligati a commettere omicidi. Tutti i bambini che vengono reclutati con la forza o che si aggregano ai gruppi armati volontariamente per sfuggire alla povertà perdono per prima cosa la loro infanzia.
La guerra causa distruzione e con essa l’impossibilità di accedere alle infrastrutture adibite all’educazione, ai servizi sanitari. Purtroppo l’Unicef non è in grado di dare un dato certo e definitivo sui bambini che vengono utilizzati nei combattimenti. Una stima però parla di circa centomila unità.
Uno dei diritti fondamentali dell’infanzia è disporre di una vita familiare. Ma la guerra non rispetta nemmeno questo diritto: espelle le persone dai propri luoghi di origine e dalle loro proprietà, le famiglie si disgregano per lasciare posto ai campi di battaglia.
Hiv e Aids - Altissima è la percentuale di bambini affetti dalla sindrome da immunodeficienza acquisita: l'Aids. Nella regione sono aumentati i casi di contagio. Questo ha fatto sì che la zona divenisse la seconda parte del mondo più colpita dal virus. A farne le spese, anche in questo caso, i minori. In Guatemala ad esempio sono stati accertati circa cinquantamila bambini orfani da Aids anche se l’indice più alto si registra ad Haiti dove sono più di duecentocinquantamila i bambini divenuti orfani. Per il 2010 si potrebbe arrivare a raggiungere una cifra pari a quattrocentomila unità. L’altissimo livello di abusi sessuali su minori fa in modo che i bambini ricevano il contagio senza saperlo. La mancanza totale di educazione sessuale, infine, alimenta la crescita dei contagiati.
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