22 luglio 2011

LA POVERTÀ IN ITALIA 2

La povertà risulta sostanzialmente stabile rispetto
al 2009: l’11,0% delle famiglie è relativamente povero
e il 4,6% lo è in termini assoluti.
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due componenti, è pari a 992,46 euro, circa 9 euro in
più rispetto alla soglia del 2009 (+1%).
La soglia di povertà relativa, per una famiglia di
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più componenti (dal 24,9% al 29,9%), tra quelle con
membri aggregati (dal 18,2% al 23%) e di
monogenitori (dall’11,8% al 14,1%). La condizione
delle famiglie con membri aggregati peggiora anche
rispetto alla povertà assoluta (dal 6,6% al 10,4%).
La povertà relativa aumenta tra le famiglie di 5 o
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cresce dal 36,7% del 2009 al 47,3% del 2010 tra le
famiglie con tre o più figli minori.
Nel Mezzogiorno l’incidenza di povertà relativa
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persona di riferimento lavoratore autonomo (dal 6,2%
al 7,8%) o con un titolo di studio medio-alto (dal 4,8%
al 5,6%), a seguito del peggioramento osservato nel
Mezzogiorno (dal 14,3% al 19,2% e dal 10,7% al
13,9% rispettivamente), dove l’aumento più marcato si
rileva per i lavoratori in proprio (dal 18,8% al 23,6%).
Tra le famiglie con persona di riferimento diplomata o
laureata aumenta anche la povertà assoluta (dall’1,7%
al 2,1%).
La povertà relativa aumenta tra le famiglie con
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lavoro in cui almeno un componente non ha mai
lavorato e non cerca lavoro, si tratta essenzialmente di
coppie di anziani con un solo reddito da pensione, la
cui quota aumenta dal 13,7% al 17,1% per la povertà
relativa e dal 3,7% al 6,2% per quella assoluta.
Peggiora la condizione delle famiglie di ritirati dal
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relativa tra le famiglie con due o più anziani (dal 10,5%
al 7,1%).
Migliora, nel Centro, la condizione di povertà
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persona di riferimento sotto i 65 anni (dal 3,0%
all’1,9%), a seguito di una maggiore presenza di
coppie con due percettori di reddito.

Tenuto conto dell’errore campionario (2,48%), la stima dell’incidenza di povertà relativa in Italia,
pari all’11%, oscilla, con una probabilità del 95%, tra il 10,5% e l’11,5%; rispetto al 2009, è rimasta
sostanzialmente stabile. Segnali di peggioramento si osservano, tuttavia, tra le famiglie di cinque o
più componenti (dal 24,9% al 29,9%), in particolare nel Centro (dal 16,1% al 26,1%), tra quelle con
membri aggregati (dal 18,2% al 23%) e di monogenitori (dall’11,8% al 14,1%); nel Mezzogiorno
peggiora la condizione delle famiglie con tre o più figli minori (dal 36,7% al 47,3%).
La povertà aumenta tra le famiglie con persona di riferimento lavoratore autonomo (dal 6,2% al
7,8%) o con un titolo di studio medio-alto (dal 4,8% al 5,6%), a seguito del peggioramento
osservato nel Mezzogiorno (dal 14,3% al 19,2% e dal 10,7% al 13,9% rispettivamente), dove
l’aumento è particolarmente marcato se si tratta di un lavoratore in proprio (dal 18,8% al 23,6%).
Peggiora anche la condizione delle famiglie di ritirati dal lavoro in cui almeno un componente non
ha mai lavorato e non cerca lavoro: essenzialmente, si tratta di coppie di anziani con un solo
reddito da pensione (dal 13,7% al 17,1%).
In Italia, nel 2010, sono 2 milioni 734 mila le famiglie in condizione di povertà relativa (l’11% delle
famiglie residenti); si tratta di 8 milioni 272 mila individui poveri, il 13,8% dell’intera popolazione. La
stima dell’incidenza della povertà relativa (cioè la percentuale di famiglie e persone povere) viene
calcolata sulla base di una soglia convenzionale (linea di povertà) che individua il valore di spesa
per consumi al di sotto del quale una famiglia viene definita povera in termini relativi. La soglia di
povertà relativa per una famiglia di due componenti è pari alla spesa media mensile per persona
nel Paese, che nel 2010 è risultata di 992,46 euro (+1% rispetto al valore della soglia nel 2009).
Le famiglie composte da due persone che hanno una spesa mensile pari o inferiore a tale valore
vengono classificate come povere.
Per famiglie di ampiezza diversa il valore della linea si ottiene applicando un’opportuna scala di
equivalenza che tiene conto delle economie di scala realizzabili all’aumentare del numero di
componenti..
La povertà assoluta cala per le coppie con

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